• Comunità di prima accoglienza e sostegno per MSNA ‘Corte Verzellotto’

    Minori Stranieri Non Accompagnati

    “GLI ULTIMI” COOPERATIVA SOCIALE

CARTA DEI SERVIZI

Comunità di prima accoglienza e sostegno per Minori Stranieri Non Accompagnati “Corte Verzellotto” – Sperimentazione

1. Chi siamo

Siamo una Comunità di prima accoglienza e sostegno per minori stranieri non accompagnati (MSNA), nata per rispondere ad un bisogno emergente del territorio di Mantova e dintorni.

La Comunità è nata dopo un lungo lavoro e da una riflessione sul tema dell’accoglienza dei minori stranieri, avviato in questi anni come soci fondatori della Cooperativa sociale onlus “Gli Ultimi”. Per esigenze interne preferiamo dedicarci prevalentemente a minori stranieri dell’area subsahariana non avendo, al momento, risorse disponibili e competenze adeguate per accogliere minori provenienti da altre aree geografiche.

La Comunità ha un’apertura continuativa di 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno.
Situata nella periferia del Comune di Mantova, in via Pilla, 50, in Corte Verzellotto (al confine con il Comune di Curtatone), è ad una decina di minuti dal centro cittadino. Ubicata a 200 metri dalla Strada Statale è facilmente raggiungibile con mezzi propri o con il servizio di mobilità pubblica. Ben servita da Ipermercato e negozi.

2.  Corte Verzellotto: le origini e la struttura

Da una prima indagine storica la Villa trae origine da un Complesso conventuale del 700 denominato Eremo (Comune di Mantova).
A seguito della calata di Napoleone Buonaparte alla fine del 1700 ed all’editto con il quale lo stesso scioglieva gli ordini di Frati esistenti sul territorio conquistato, incamerando le proprietà e mettendole all’asta tra i possidenti del territorio il cui ricavato serviva per pagare le truppe, compare la famiglia Verzellotto (alla quale si deve il nome della località). Successivamente compare la famiglia Belfanti e, quindi, la famiglia Tosi.
Attualmente la proprietà è della DUE C Srl Immobiliare che l’ha data in affitto alla Cooperativa Sociale “Gli Ultimi”.
La Palazzina padronale (denominata corpo B) sorge su un’area di 5.000 mq, con altri fabbricati in gran parte ristrutturati, tra i quali barchesse, stalle, porticato fienile, e una chiesetta (consacrata) dedicata a Sant’Antonio Abate, con campana funzionante a farle da cornice: tutti che si affacciano su una vasta aia.
Un luogo che trasuda storia, nei cui pressi si combatté, il 29 maggio 1848, la battaglia tra Austriaci e studenti toscani, napoletani e siciliani accorsi come volontari, tappa fondamentale del Risorgimento italiano.
All’interno della Corte ci sono due piccole abitazioni, adiacenti la casa padronale, ma non di pertinenza della Comunità “Papa Francesco”.
All’esterno, di pertinenza della Comunità “Corte Verzellotto”, si trova un ampio spazio verde, ben curato.
Al piano terra, la Comunità “Corte Verzellotto” è dotata di un ingresso adibito a Scuola per i ragazzi, di un ampio bagno e di una scala che porta al I piano dove si accede direttamente nell’ampia sala da pranzo, in una cucina attrezzata, nella dispensa, e nel bagno.

Nella seconda palazzina si accede alle stanze della zona notte attraverso una scala e un ballatoio all’interno di un fienile ristrutturato.
La zona è costituita da 3 ampi appartamenti ciascuno con il proprio bagno e zona TV.
Sempre al I piano troviamo la zona caldaia comune.

Gli appartamenti a disposizione sono: FIOR DI LOTO – CRESCIONE – GRANOTURCO – NINFEA.

3. Chi accogliamo

Sono Ospiti della Comunità di prima accoglienza e sostegno per MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati) “Corte Verzellotto” Sperimentazione gli Ospiti di sesso maschile di età compresa indicativamente tra i 14 e i 18 anni. Possiamo accogliere fino ad massimo di 8 minori.

Sono esclusi dalla possibilità di ammissione i minori che presentino conclamato abuso di sostanze o conclamate patologie di tipo psichiatrico per le quali risulti necessario l’inserimento all’interno di Comunità Terapeutiche. Sono, inoltre, esclusi dalla possibilità di ammissione, minori in situazioni di messa alla prova.

Tutti gli Ospiti verranno guidati all’interno del contesto comunitario preferibilmente fino al compimento della maggior età. In via eccezionale, vi sarà disponibilità ad ammettere minori appartenenti ad altre fasce d’età che non abbiano trovato altro contesto o facenti parte di nuclei di fratelli, al fine di evitare problematiche separazioni relazionali – affettive.

4. Cosa offriamo

La Comunità si impegna ad offrire un ambiente il più possibile accogliente e sereno che possa rispondere con modalità puntuali e mirate ai bisogni e alle necessità del minore, fornendo servizi di base, aiutando il ragazzo nella realizzazione delle prime pratiche burocratiche e, dopo un attento lavoro di mappatura del territorio, individuando il miglior percorso di seconda accoglienza.

L’attenzione ai bisogni del minore straniero non accompagnato, la disponibilità all’ascolto e all’accoglienza delle sue fragilità, costituiscono i pilastri sui quali si fonda l’agire della nostra Équipe, il cui obiettivo è quello di educare e accompagnare con gentilezza e fermezza, aiutare ad elaborare l’esperienza passata e sviluppare nuove modalità funzionali e autonomie per poter agire nel mondo.

5. Regolamento

La Comunità dispone di un regolamento che garantisce il buon funzionamento della stessa e che orienta i rapporti della buona convivenza. È importante mettere in chiaro subito, all’ingresso del percorso, le norme di base, in termini di convivenza sociale, di comportamenti, di rispetto per l’altro. Si tratta cioè di delineare un chiaro perimetro in cui collocare i propri comportamenti. La regola aiuta a vivere meglio in mezzo agli altri, a sentirsi parte di un tutto, un tutto a cui si deve però dare un senso, sempre, ma soprattutto a dare un contenimento a chi è vissuto fino ad ora nella provvisorietà e nella solitudine.

6. Gli operatori

La Comunità è gestita da una équipe multi professionale composta da:

  • Direzione: Claudio Cuoghi, Laurea Magistero, Socio volontario;
  • Alma Ferraresi, Sociologa, Consulente Volontaria-Segretaria;
  • Antonio Falcone, Coordinatore;
  • Graziano Baratti, Psicologo, Supervisore;
  • Educatori professionali;
  • Mediatori culturali;
  • Volontari a diverso titolo.

7. Come operiamo

La Comunità pone a sua guida il modello teorico dell’Attaccamento di Bowlby e Winnicott, secondo i quali la relazione di cura costituisce luogo fondamentale di sviluppo del Sé.
Il bisogno di avere un adulto di riferimento stabile cui rivolgersi per ricevere accudimento in vista dello sviluppo di una buona autonomia futura è, secondo gli Autori, un bisogno di base, al pari del bisogno di nutrirsi, trovare riparo e dormire.
All’interno della relazione di cura, si sviluppa l’immagine che ciascuno ha di sé, dell’altro e del mondo circostante.
Avere la possibilità di instaurare un legame di accudimento “sufficientemente buono” con un adulto di riferimento che si prende cura di noi, può risultare riparativo anche di fragilità legate a precedenti esperienze di difficoltà.

Questo è spesso il caso dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), provenienti da situazioni familiari e sociali e religiose complesse all’interno delle quali possono aver sviluppato una visione di sé come non meritevole, “cattivo” o abbandonabile e dell’altro come non disponibile alla cura, spaventanti o troppo fragili per assumere il ruolo genitoriale.

Siamo poi fortemente convinti che prima di essere “minori stranieri non accompagnati”, gli Ospiti della nostra Comunità sono innanzitutto adolescenti, che tuttavia non hanno vissuto appieno la loro giovane età. Nel Paese d’origine, infatti, questi ragazzi hanno magari iniziato a lavorare molto presto, per rispondere alle necessità economiche delle famiglie.

In Italia arrivano quasi sempre con un mandato ben preciso: guadagnare e mandare a casa i soldi. Per questo, il Progetto Educativo che offriamo loro prevede anche attività ricreative, sportive ed occasioni di svago, così che i ragazzi possano sperimentarsi, conoscersi meglio e riscoprire un’età sconosciuta.

8. Strumenti di lavoro

  • Scheda anagrafica del minore;
  • Scheda sanitaria del minore;
  • Scheda famigliare del minore;
  • Scheda scolastica del minore;
  • Progetto educativo individualizzato (PEI);
  • Diario giornaliero;
  • Riunioni d’équipe settimanale;
  • Supervisione pedagogica mensile;
  • Interazione con il contesto territoriale;
  • Presenza di volontari significativi per scoprire il valore della relazione positiva con le figure adulte;
  • Monitoraggio e verifica del progetto con il Servizio Sociale;
  • Studio della lingua italiana grazie alla frequenza del CPIA, al lavoro degli Operatori, e al supporto di volontari e l’inserimento scolastico per il conseguimento della licenza media;
  • Attivazione di tirocini lavorativi in contesti di lavoro aperti all’integrazione di minori.

9. Con chi operiamo

L’équipe della Comunità opera in sinergia con i Servizi Sociali invianti attraverso costanti momenti di scambio e riflessione sul Progetto di ogni singolo minore.

10. Lavoro di rete

Lavoro di rete tra le diverse Agenzie educative presenti sul territorio con la finalità di costruire un sistema di “accoglienza integrata” che sappia prospettare, per ogni minore in carico, già al momento dell’ingresso nel circuito di accoglienza, un percorso di autonomia ed emancipazione. Il fine è rispondere ai bisogni di cura e alle necessità educative legate al progetto di vita di ogni singolo ragazzo.

11. Volontari

Soci volontari e Volontari sono professionisti che, a titolo gratuito, prestano l’attività professionale o lavorativa, fornendo servizi alla Comunità Educativa e concorrendo, in questo modo, al raggiungimento degli obiettivi di aiuto ai Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) ovvero l’interesse generale del loro spirito solidaristico alla promozione umana e all’integrazione sociale degli Ospiti.
Questo sia nel supportare i Minori nei compiti e nell’apprendimento e perfezionamento della lingua italiana sia nel recarsi, con alcuni di loro, a fare la spesa per la Comunità sia nell’accompagnare i Minori stessi ogni qual volta ci sia necessità.

12. Come accedere

L’accesso alla Comunità è subordinato alla presa in carico del minore da parte del Servizio Sociale del Comune di riferimento.

Per l’inserimento del minore nella comunità si prevede:

  • richiesta da parte del Servizio Sociale competente;
  • invio della documentazione inerente: anamnesi sociale, relazione clinica, anamnesi famigliare e sociale, copia del decreto del T.M. e altri provvedimenti di natura civile o penale.
  • Qualora si ritenga fattibile l’inserimento, nei casi in cui è possibile, si fissa un colloquio tra il minore, il Servizio inviante e gli operatori di comunità, allo scopo di creare una conoscenza reciproca e per definire gli obiettivi generali e specifici del progetto (ed ove necessario anche il tempo d’inserimento e collocamento in struttura).
  • Il Servizio Sociale competente invierà poi copia dell’impegnativa di spesa e/o delibera di pagamento dell’Ente Inviante.
  • A saturazione dei posti della Comunità sarà stabilita dall’equipe degli operatori una lista d’attesa con priorità di ingresso valutata in base all’urgenza dei casi e concordata con i Servizi Invianti.

13. Retta

La retta giornaliera, riferita all’anno 2023-24, è a carico degli Enti Invianti ed è pari a € 139,00 al giorno più IVA di legge.
Vengono di seguito indicati gli interventi straordinari non inclusi nella retta applicata per i quali, salvo situazioni di comprovata urgenza, sarà richiesta una preventiva autorizzazione:

  • spese odontoiatriche, ortopediche e oculistiche con relativi apparecchi e ausilii;
  • colloqui di mediazione che si renderanno necessari per gli ospiti accolti;
  • eventuali corsi di studio non gratuiti;
  • altre spese straordinarie (es. soggiorni estivi mirati) che si renderanno necessarie per gli ospiti accolti.

N.B. Per tutti gli Ospiti accolti viene messo in atto un Progetto Educativo Individualizzato, sulla base delle risorse presenti in ciascun minore, delle caratteristiche legate al contesto di provenienza e/o delle richieste dei Servizi invianti.

14. Qualità

– Rilevazione della soddisfazione di ospiti, operatori e Società Cooperativa Sociale “Gli Ultimi” ed Enti invianti, come da indicazioni del D.D.U.O. n. 6317 del 11/07/2011 e del D.G.R. n. 2261 del 01/08/2014, prevede la somministrazione di questionari di soddisfazione a ospiti, operatori ed enti invianti.

  • Agli ospiti la rilevazione viene proposta annualmente.
  • Agli operatori la rilevazione viene proposta annualmente.
  • Agli Enti Invianti la rilevazione viene proposta biennalmente. I risultati delle rilevazioni sono discussi in una riunione specifica con gli interessati.

15. Privacy

Per il trattamento dei dati di tutte le persone coinvolte, la Cooperativa Sociale “Gli Ultimi” si attiene alle indicazioni del Regolamento Europeo 679/16, “GDPR”, recepito nel D. Lgs. 101/18.

Dati di contatto:
Titolare del trattamento: Società Cooperativa onlus “Gli Ultimi” – coopsocialegliultimi@gmail.com
Responsabili del trattamento: l’elenco è custodito presso la sede legale del Titolare Privacycert Lombardia Srl
D.P.O.: Dott. Massimo Zampetti; Telefono: 035 4139494; e-mail: info@privacycontrol.it